Quali sono i benefici dell'investimento in startup?

Tutti i vantaggi di investire in una startup concentrati in un unico articolo, in modo da comprendere meglio e poter fare le proprie considerazioni in merito a tale settore. La normativa di riferimento e i requisiti da possedere per far sì che un'impresa neonata possa godere delle agevolazioni e delle esenzioni e degli incentivi fiscali dedicati alle startup innovative.

Oggigiorno sembra che il mondo sia devoto alle cosiddette startup: tutti le vogliono, tutti le cercano. Tutti desiderano realizzarne una e molti sono le figure interessate al loro finanziamento.
Molti sono i presupposti che invogliano gli imprenditori e i finanziatori a dedicarsi completamente al sostentamento delle startup: benefici e guadagni si mischiano a rischi e problematiche iniziali.
Già in un altro articolo presente all'interno di questa guida (Come nasce una startup?)si è fornita un'attenta analisi delle prime fasi di nascita e crescita di una startup, trattando delle figure più coinvolte. Qui di seguito si focalizzerà l'attenzione su quali benefici si traggono da un investimento in una startup.

ACCENNI GENERALI SULLE STARTUP INNOVATIVE: QUALE È LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO?

Il 19 dicembre del 2012 è entrato in vigore il Decreto Legge Crescita 2.0, per mezzo del quale lo Stato ha pubblicato una normativa finalizzata allo sviluppo del nostro Paese. All'interno della sezione IX di tale decreto si può prendere visione di una serie di clausole e direttive in merito a nuove tipologie di imprese, ovvero le startup innovative.
Quest'ultime sono delle imprese di nuova formazione che mirano all'inserimento di un innovativo prodotto all'interno del mercato. Figure imprenditoriali o semplicemente persone facoltose decidono sovente di mettere a disposizione il proprio denaro e la propria esperienza per lanciare queste nuove imprese e prepararle per la grande arena della concorrenza.
Non tutto ciò che luccica è oro. È utile ricordare tale detto, i quanto, gli investimenti in startup possono anche riservare esiti infelici e le motivazioni possono essere ricercate in vari ambiti.
Investire in un'azienda già avviata è come cadere su un cuscino morbido: la storia, il passato economico, l'esperienza dell'impresa può già condurre facilmente ad una prima stima della possibile sorte dell'investimento in questione.
Investire in una startup, invece, è come fare un salto nel vuoto; un'impresa neonata non possiede una storia, non possiede una sicurezza economica alle spalle: in pratica, l'investitore non ha punti di riferimento sui quali fare affidamento per la sua previsione commerciale. L'unico punto di forza di startup è la startup stessa, il prodotto o il servizio che propone e il modo come essa lo propone ai finanziatori.

CHE COSA SI INTENDE PER STARTUP INNOVATIVA?

Una startup innovativa è una società di capitali di diritto italiano, costituita come forma cooperativa o come società europea, purché abbia sede fiscale in Italia. Inoltre, la suddetta startup deve rispondere a determinati requisiti e deve avere come oggetto sociale la dicitura seguente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti innovativi ad alto valore tecnologico.
I requisiti che deve possedere una startup innovativa sono da ricercarsi in almeno uno dei seguenti:

  • le spese devono essere destinate allo sviluppo e alla ricerca e esse devono avere un valore uguale o superiore al 30% in base al maggiore rapporto tra costo e valore totale della produzione della startup;
  • almeno un terzo della forza lavoro della startup deve essere costituito da personale altamente qualificato, personale dotato, ad esempio di dottorato di ricerca;
  • il titolare della startup deve possedere una privativa industriale riguardante l'oggetto sociale della stessa, relativa ad un'invenzione industriale o biotecnologica;
  • il totale del valore della produzione annua, relativo al secondo anno di attività, risultato dall'ultimo bilancio entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non deve essere superiore a 5.000.000€;
  • una startup non possiede e non distribuisce requisiti utili;
  • una startup non deve essere costituita da una fusione, dalla cessione o da una scissione societaria o aziendale.

Per conoscere se la propria impresa rientra tra quelle denominate startup innovative dunque può godere dei benefici ad essa concessi, si fornisce il seguente link, come strumento utile per l lettore interessato: startup.registroimprese.it.

PERCHÉ UNA STARTUP INNOVATIVA È IMPORTANTE ALL'INTERNO DEL MERCATO ODIERNO?

Una startup innovativa, come già precisato, rappresenta un importante stimolo per il mercato italiano.
Investire in una startup consente di favorire la crescita sostenibile, oltre alla sviluppo tecnologico e soprattutto accrescere l'occupazione giovanile; in maniera particolare, investire in una startup consente di promuove una maggiore mobilità sociale, con l'obiettivo di attirare talenti e capitale di imprese estere all'interno del nostro territorio.
L'investimento in una startup contribuisce allo sviluppo di una nuova idea imprenditoriale, ad un contesto commerciale propenso all'innovazione.
In pratica, il termine startup è un immediato rimando a sviluppo e futuro imprenditoriale, il tutto firmato made in Italy.

QUALI SONO I BENEFICI DI UN INVESTIMENTO IN UNA STARTUP INNOVATIVA?

Fin qui si è visto come l'investimento in una startup può condurre a risultati sicuri e vantaggiosi; adesso si continua per questo versante, focalizzando l'attenzione sui vantaggi economici.
Ancora una volta una lancia a favore delle startup deve essere spezzata, in quanto per tali tipologie di imprese sono previste numerose esenzioni; in maniera particolare, si parla di esenzioni soprattutto per quelle finalizzate alla costituzione all'iscrizione delle startup al Registro delle Imprese. Tali esenzioni sono rappresentate ad esempio dalle agevolazioni fiscali, dalle deroghe al diritto societario e da discipline particolari che regolano i rapporti di lavoro all'intero dell'impresa stessa.
Una condizione fondamentale per beneficiare di tali vantaggi è quella che le imprese debbano essere iscritte in una sezione speciale del Registro delle Imprese, ovvero quella riservata alle startup innovative.
Per diventare una startup innovativa è necessario presentare al Registro delle Imprese l'apposita domanda, allegando ad essa una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti. Non è previsto alcun limite di tempo per il deposito della domanda.
Per trattare dei benefici riservate alle startup, è necessario prestare la massima attenzione al riguardo, focalizzando, punto per punto, i requisiti richiesti e i vantaggi derivanti.
Le esenzioni, delle quali si accennava precedentemente, riguardano l'ambito dell'iscrizione della startup nel Registro delle Imprese; a differenza delle altre imprese, una startup è esonerata dal pagamento dell'imposta di bollo, dei diritti annuali dovuti alla Camera di Commercio e dei diritti di segreteria  per l'iscrizione al Registro delle Imprese.
In materia di disciplina del lavoro, la startup può godere di determinate agevolazioni; in maniera particolare, una startup può assumere il personale con contratti a tempo determinato con una durata che va da un minimo di sei mesi, ad un massimo di trentasei mesi. Durante questo periodo di tempo il contratto potrà anche essere rinnovato più volte; una volta trascorsi i trentasei mesi si decide se rinnovare il contratto per un massimo di dodici mesi e arrivare complessivamente a quarantotto mesi.
A seguito di questi primi mesi, il personale potrà essere assunto solamente con un contratto a tempo indeterminato. I dipendenti potranno essere remunerati mediante stock option, mentre i collaboratori di servizi esterni (come nel caso di avvocati o di commercialisti), mediante il work for equità.
Inoltre, le startup godono di un accesso prioritario per le assunzioni di personale altamente qualificato (requisito fondamentale per un'azienda di startup).
Per gli anni che vanno dal 2013 al 2016 sono previsti incentivi fiscali per gli investimenti in startup provenienti da aziende e da privati. Tali incentivi per gli investimenti in startup valgono sia nel caso in cui essi siano diretti in startup, sia nel caso in cui essi siano indiretti, ovvero inoltrate mediante altre società. Il beneficio si attesta ad un livello maggiore nel caso in cui l'investimento riguardasse startup a vocazione sociale, oppure per quelle che sono attive nel settore energetico.
Le startup sono le imprese predilette dagli investimenti di crowdfunding, dunque esse ne seguono la regolamentazione redatta dalla Consob (per l'approfondimento di tale settore si consiglia la lettura del seguente articolo: Crowdfunding: le cose da sapere assolutamente sul regolamento della Consob).
Esiste un fondo governativo che facilita quello che è l'accesso al credito da parte delle imprese, mediante la concessione di particolari garanzie sui prestiti bancari. Le startup possono beneficiare di un accesso semplificato, diretto e gratuito al tale fondo chiamato Fondo Centrale di Garanzia. In questo modo, gli incubatori certificati possono beneficiare del medesimo trattamento privilegiato riservato alle startup.
Un altro beneficio rivolto alle startup è quello che rientra nel processo di internazionalizzazione; in questo settore, notevole è l'impulso e il sostegno realizzato ad hoc da parte dell'Agenzia ICE (ice.gov.it). tale supporto prevede una serie di servizi in materia di assistenza normativa, societaria, fiscale, immobiliare, oltre che contrattualistica e creditizia; per le startup l'Agenzia si propone di garantire l'ospitalità gratuita dalle fiere e alle manifestazioni internazionali, con fine di promuovere l'incontro tra le startup di tutto il mondo, e metterle in relazione con i potenziali investitori per le fasi iniziali della vita di una impresa.
Qui di seguito, si fornisce il link all'elenco delle principali startup attivi all'interno del territorio italiano, classificate per regione: report startup.pdf. Prendere spunto dalle loro esperienze potrebbe significare molto per chi sta muovendo i primi passi all'interno di questo settore.

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Dott.ssa Sara Tomasello
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