DOMANDE e RISPOSTE sulla cessione del quinto Inpdap: senza garante, nessuna garanzia e tasso di interesse agevolato
Indice dei contenuti
- Chi può richiedere la cessione del quinto inpdap?
- Fino a che eta' è possibile richiederla?
- Se ho piu' di 65 anni posso richiederla?
- Chi non puo' richiederla?
- E se non ho versato i contributi all'inpdap?
- Quali sono le vere agevolazioni?
- Quali documenti devo presentare?
- Chi e dove e a chi versare le rate mensili?
- Non ho un garante: posso richiederla lo stesso?
- Chi garantisce la restituzione del capitale?
- E' possibile ottenere una rata superiore a 1/5?
- Mi hanno proposto il doppio quinto inpdap: cos'è?
- E se ho un contratto a tempo determinato?
- Quanto posso ottenere con questo tipo di prestito?
- Come posso calcolare quanto posso ottenere?
La cessione del quinto Inpdap non si differenzia dalla tradizionale cessione del quinto offerta dagli altri Istituti bancari ma, proprio perché dedicata ai soli dipendenti, ex dipendenti o pensionati dell'ente previdenziale nazionale, dispone di condizioni agevolate di interesse e delle politiche di rischio differenti. Ecco le domande più frequenti su questa tipologia di finanziamento e modalità di restituzione offerta dall'Inpdap per chiarire le differenze tra le varie offerte di cessione del quinto.
CHI può richiedere la cessione del quinto INPDAP?
La cessione del quinto Inpdap può essere richiesta da tutti i dipendenti, ex dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che sono iscritti alla gestione delle prestazioni creditizie sociali e che durante il corso del servizio lavorativo hanno versato i contributi previdenziali all'Inpdap.
FINO A CHE ETA' è possibile richiederla?
E' possibile richiedere la cessione del quinto Inpdap fino a 65 anni che devono essere posseduti all'atto della sottoscrizione del finanziamento (se la durata del piano di rimborso è di 10 anni). Ciò significa che con un piano di ammortamento fino a 10 anni, il soggetto beneficiario del prestito personale non dovrà avere più di 75 anni.
CESSIONE DEL QUINTO INPDAP | ETA' ALL'ATTO DELLA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO | ETA' ALLA FINE DELLA CESSIONE DEL QUINTO |
---|---|---|
FINANZIAMENTO CON PIANO DI AMMORTAMENTO DAI 36 AI 120 MESI | 65 ANNI | 75 ANNI |
ECCEZIONE:
|
70 ANNI | 75 ANNI |
SE HO PIU' DI 65 ANNI posso richiederla?
Come si può notare nella tabella sopra, l'età anagrafica massima di concessione della cessione del quinto Inpdap è di 65 anni, ma solo se si sceglie un piano di ammortamento di 10 anni: il soggetto beneficiario arriverebbe, in questo modo, ad avere alla fine del contratto la soglia massima di 75 anni. Nel caso in cui il soggetto richiedente la cessione abbia, per esempio, 70 anni, e richiede un prestito con piano di ammortamento di 5 anni, il finanziamento è fattibile, in quanto al termine naturale del contratto avrebbe comunque 75 anni.
CHI NON PUO' RICHIEDERLA?
La richiesta di cessione del quinto Inpdap non è possibile ai soggetti che sono stati inseriti nelle categorie di cattivi pagatori o protestati.
E SE NON HO VERSATO I CONTRIBUTI ALL'INPDAP?
No. La cessione del quinto Inpdap è riservata ai soggetti della pubblica amministrazione che durante il loro servizio lavorativo hanno versato i contributi previdenziali all'Inpdap, in quanto è lo stesso TFR a costituire la garanzia di recupero del capitale in caso di insolvenza.
Quali sono le VERE AGEVOLAZIONI?
La cessione del quinto Inpdap permette di ottenere un finanziamento con modalità di rimborso agevolata per tasso di interesse ma anche nella restituzione delle rate: l'importo non può superare 1/5 della retribuzione mensile al netto e il piano di ammortamento i 10 anni, ovvero le 120 rate mensili.
QUALI DOCUMENTI DEVO PRESENTARE?
Per richiedere la cessione del quinto Inpdap non è necessario presentare una particolare documentazione ma un solo documento d'Identità in corso di validità, codice fiscale o tessera sanitaria, e ultima busta paga/cedolino pensione: essendo un dipendente della pubblica amministrazione, i dati sono già presenti nel data base dell'Inpdap.
CESSIONE DEL QUINTO INPDAP | DOCUMENTAZIONE |
---|---|
RATA MENSILE FINO A 1/5 DELLO STIPENDIO | CARTA D'IDENTITA' IN CORSO DI VALIDITA' |
PIANO DI AMMORTAMENTO DA 36 A 120 MESI | CODICE FISCALE O TESSERA SANITARIA |
SOTTOSCRIZIONE DI POLIZZE ASSICURATIVE | ULTIMA BUSTA PAGA/CEDOLINO PENSIONE |
CHI E DOVE e A CHI versare le rate mensili?
Il prestito personale con cessione del quinto Inpdap prevede una rata mensile che non può superare il 20% dello stipendio e un piano di ammortamento dai 5 ai 10 anni. Le rate mensili, in base alla normativa della cessione del quinto, non vengono corrisposte direttamente dal soggetto beneficiario del prestito personale ma sono detratte dallo stipendio o pensione e versate dal datore di lavoro all'Inpdap o all'ente che materialmente ha finanziato il dipendente o pensionato Inpdap.
NOTA BENE: si ricorda che l'Inpdap è l'Istituto di previdenza nazionale che si occupa dei dipendenti, ex dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione, confluito nell'Inps.
NON HO UN GARANTE: posso richiederla lo stesso?
Per ottenere la cessione del quinto dello stipendio o della pensione non è necessario avere un garante in quanto la garanzia di restituzione del capitale diventa il Tfr, il trattamento di fine rapporto, maturato durante gli anni di servizio lavorativo, e che si trova già presente nelle casse dello stesso Inpdap.
CHI GARANTISCE LA RESTITUZIONE DEL CAPITALE?
Nell'erogazione del capitale finanziato non vi è bisogno di garante, in quanto è lo stesso Inpdap a garantire la restituzione della somma finanziata: il dipendente è infatti iscritto alla gestione creditizia e durante il proprio servizio lavorativo ha versato i contributi previdenziali all'ente. Quale migliore garanzia per l'ente finanziatore del prestito?
E' POSSIBILE ottenere una rata superiore a 1/5?
Sì, la cessione del quinto dello stipendio Inpdap prevede anche la possibilità di ottenere un importo rata fino a 2/5 dello stipendio con la modalità di restituzione del capitale tramite la delega di pagamento. In questo caso, però, il datore di lavoro può anche sottrarsi dall'accettare la richiesta di trattenere la rata dallo stipendio – situazione che non poteva accadere con la cessione del quinto, alla quale il datore di lavoro non può sottrarsi.
DETRAZIONE DELLA RATA MENSILE DALLO STIPENDIO | CESSIONE DEL QUINTO | DELEGA DI PAGAMENTO |
---|---|---|
IL DATORE DI LAVORO | NON PUO' RIFIUTARE | PUO' RIFIUTARSI |
Mi hanno proposto il DOPPIO QUINTO INPDAP: cos'è?
Il doppio quinto Inpdap è una soluzione di finanziamento che prevede la stessa modalità di restituzione del capitale della cessione del quinto, ovvero tramite detrazione diretta della rata mensile dallo stipendio/pensione, ma l'importo della rata può arrivare fino a 2/5 dello stipendio, ovvero il 40% della retribuzione al netto. E' la proposta che si avvia nel momento in cui il soggetto richiedente il prestito, necessita di un capitale non sostenibile con un piano di ammortamento di 10 anni e una rata di un importo massimo di 1/5 della retribuzione al netto.
E SE HO UN CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO?
Sì, in alcuni casi la cessione del quinto dello stipendio Inpdap può essere richiesta anche da soggetti lavoratori con contratto a tempo determinato. In questo caso la durata del contratto della cessione del quinto non può superare il contratto lavorativo.
QUANTO POSSO OTTENERE con questo tipo di prestito?
Il capitale massimo erogabile con la cessione del quinto Inpdap è variabile in base al proprio TFR maturato: questo infatti costituisce la garanzia di restituzione della somma del capitale finanziato in caso di insolvenza per cui il finanziamento non può essere di tanto superiore a questa somma.
COME POSSO CALCOLARE QUANTO POSSO OTTENERE?
Si deve tener presente che un lavoratore matura un importo TFR annuale pari a una retribuzione mensile; il secondo fattore da valutare è che la rata mensile non deve superare 1/5 dello stipendio. Se si ha una retribuzione al netto di 1.200 euro, l'importo rata non può essere superiore di 240 euro.
QUANTO DURA IL PIANO DI AMMORTAMENTO?
Il piano di ammortamento di un finanziamento con l'applicazione della cessione del quinto Inpdap ha una durata da 36 a 120 mesi, in base all'importo richiesto e alla possibilità di rateizzare la somma richiesta solo con una cifra massima di 1/5 dello stipendio.
QUANDO E DOVE VIENE EROGATO IL FINANZIAMENTO?
Il capitale, in seguito all'accettazione del finanziamento, è erogato in base alla condizioni stabilite in fase contrattuale: su conto corrente postale o bancario o con bonifico.
RICAPITOLANDO: TABELLA
CESSIONE DEL QUINTO INPDAP | RATA MENSILE | PIANO DI AMMORTAMENTO | GARANZIA |
---|---|---|---|
STIPENDIO E PENSIONE |
|
DAI 36 AI 120 MESI | TFR |
QUALI POLIZZE ASSICURATIVE è necessario sottoscrivere?
Per ottenere la cessione del quinto Inpdap è necessario sottoscrivere due polizze assicurative: la polizza rischio vita e e la polizza rischio impiego, necessarie a preservare i famigliari e gli eredi dalla perdita del lavoro improvvisa o dal decesso prematuro del soggetto beneficiario del prestito.
COSA COPRE LA POLIZZA ASSICURATIVA?
Dietro pagamento della polizza, l'assicurazione si prende carico del mancato pagamento o situazioni di insolvenza dovute a queste due tipologie di situazioni, nelle quali si sostituisce nel corrispondere gli importi dovuti (si escludono tutti gli altri casi, come per esempio il licenziamento per giusta causa).
NOTA BENE: l'Inpdap permette di ottenere un finanziamento con piano di rimborso con cessione del quinto e prevede la sottoscrizione di una polizza assicurativa rischio impiego. Ciò non significa che copre negligenza e/o atteggiamenti del soggetto lavoratore che causino il termine del rapporto di lavoro.
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