Mutuo a tasso variabile con Cap: RATA DI IMPORTO VARIABILE ma che non supera un TETTO MASSIMO
Indice dei contenuti
- Il mutuo a tasso variabile con cap: piu' nel dettaglio
- Il mutuo a tasso variabile con cap: i limiti dell'importo rata
- Il mutuo a tasso variabile con cap: calcoli su spread e tasso di interesse
- Il mutuo a tasso variabile con cap: che cosa controllare?
- Il mutuo a tasso variabile con cap: quanto deve essere il cap?
- Il mutuo a tasso variabile con cap: a chi rivolgersi?
- Il mutuo a tasso variabile con cap: il video informativo
Il mutuo a tasso variabile con Cap, conosciuto anche con la denominazione di Tetto Massimo, consiste in una forma di finanziamento tramite mutuo con l'applicazione del regime a tasso variabile, che si contraddistingue per un limite di soglia prefissata sul tasso di interesse, evitando che l'importo della rata non superi la sostenibilità e si incorra nell'impossibilità di pagare il mutuo.
In sede si sottoscrizione del contratto mutuo per l'acquisto della prima casa, si stabilisce il TAN, Tasso Annuo Nominale, ovvero il limite entro il quale l'importo della rata - anche se variabile in base all'andamento del tasso di mercato - non può andare. Vediamo insieme i dettagli di questa particolar tipologia di mutuo, che presenta le stesse modalità di accettazione, erogazione e rimborso del capitale ma che ricerca la stabilità e una maggiore garanzia di restituzione del capitale grazie a un tasso di interesse maggiormente sostenibile.
Il mutuo a tasso variabile con CAP: PIU' NEL DETTAGLIO
Il mutuo a tasso variabile con Cap ha un tetto massimo imposto al TAN, che definisce l'importo della rata del mutuo, permettendo ai soggetti che hanno scelto la tipologia di mutuo con l'applicazione del regime a tasso variabile per poter fruire della riduzione della rata in base all'andamento di mercato - situazioni di elevata inflazione - di non incappare in rate mensili non sostenibili, nel momento in cui il tasso di interesse è maggiormente elevato. Questa è la situazione che ha portato molti soggetti a non riuscire a corrispondere la rata del mutuo.
La scelta di un mutuo acquisto casa con tasso variabile permette infatti di godere di maggiori agevolazioni nel tasso di interesse, visto il suo costo iniziale inferiore rispetto alla scelta di un tasso di interesse fisso, e in seguito, la possibilità di riduzione dell'importo della stessa rata in base all'andamento di mercato. Ma non sempre si può godere della riduzione degli importi da corrispondere, in quanto nei periodi di maggiori inflazione e di calo del mercato, vi è la possibilità di vedere la propria rata sensibilmente aumentata. La situazione peggiore è quella in cui l'importo non è più sostenibile e non si riesce a saldare il debito. Il mutuo a tasso variabile con Cap serve proprio a tutela l'importo della rata, mantenendolo entro certi limiti.
Il mutuo a tasso variabile con CAP: I LIMITI DELL'IMPORTO RATA
Come detto sopra, il mutuo a tasso variabile con Cap ha l'obiettivo dire tutela l'importo della rata, mantenendolo entro certi limiti, quote sostenibili dal soggetto beneficiario del mutuo, che al momento della sottoscrizione del finanziamento mutuo, calcola anche l'importo massimo della rata che potrebbe corrispondere - in base alla propria retribuzione mensile - nel caso in cui l'inflazione potesse far sollevare di tanto l'importo della rata da corrispondere. In questa situazione contrattuale si stabilisce un tetto massimo, un limite, un costo, entro il quale l'importo della rata del mutuo deve stare.
NOTA BENE: nel caso di mutuo con tasso variabile e Cap, l'Istituto bancario acquista un'assicurazione sui tassi associati ai mutui con la quale si tutela dalle continue modifiche sui tassi di interesse, che si riflettono sullo spread. Si consideri inoltre che la sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile con Cap ha uno spread più alto rispetto al tradizionale mutuo a tasso variabile, in quanto in quest'ultimo non vi è un limite massimo della rata e comprende comunque un'assicurazione in caso di impossibilità nel pagamento.
Il mutuo a tasso variabile con CAP: CALCOLI SU SPREAD e TASSO DI INTERESSE
Il mutuo a tasso variabile con cap, come è possibile notare, permette non solo di garantirsi una rata sostenibile, ma anche di non incorrere in maggiorazioni che porterebbero il mutuo a creare delle difficoltà economiche. Per essere però considerato davvero vantaggioso è importante che alcuni sui parametri, come lo spread, il tasso di interesse e il limite dell'importo della rata - che ricordiamo è comunque variabile in base all'andamento del mercato acquisto casa - siano calcolati e valutati in base alle nostre reali possibilità economiche. Per comprendere meglio, osserva anche la tabella sottostante che indica come calcolare e valutare i tre fattori principali di questa tipologia di mutuo:
MUTUO A TASSO VARIABILE CON CAP | SPREAD | CAP o TETTO MASSIMO | TASSO DI INTERESSE |
---|---|---|---|
PARAMETRI | NESSUNA APPLICAZIONE AL TAN | APPLICAZIONE AL TAN | VARIABILE E COMPORTA L'IMPORTO RATA |
CALCOLI | SPREAD SUPERIORE AL MUTUO VARIABILE TRADIZIONALE: 0,30% - 0,50%. | SOSTENIBILE IN BASE ALLA RETRIBUZIONE DEL SOGGETTO MUTUATARIO | NESSUN FLOOR- SOGLIA MINIMA CALCOLATA DALL'ISTITUTO BANCARIO |
Il mutuo a tasso variabile con CAP: CHE COSA CONTROLLARE?
In fase di sottoscrizione del mutuo a tasso variabile con Cap è importante controllare che due fattori primari siano calcolati in base ad alcuni parametri in quanto di fondamentale importanza nella convenienza del finanziamento ma sopratutto nella tutela della soglia limite entro la quale l'importo della rata deve stare - ovvero verificare la sostenibilità della rata sul proprio reddito, valutando le condizioni massime definite dal Cap.:
- contratto mutuo e il valore Cap, non deve avere un floor, ovvero la soglia minima ai tassi di interesse imposta dall'Istituto bancario che eroga il capitale - anche la banca deve tutelarsi da un tasso di interesse troppo basso. La determinazione di un tasso di interesse bancario, non permette infatti la regolare riduzione della rata alla riduzione dei tassi di interesse, svantaggiando il soggetto mutuatario che aveva scelto questo regime di applicazione per fruire di questa forma di vantaggio.
- l'applicazione dello spread deve avere un valore lievemente superiore allo spread applicato a un mutuo con regime di tasso variabile tradizionale, ovvero puro, che solitamente si aggira intorno allo 0,30% - 0,50% in più. Uno spread contrattuale di troppo più alto rispetto a questi valori non presenta una convenienza nella riduzione della rata e nella tutela dell'importo nelle soglie stabilite.
Il mutuo a tasso variabile con CAP: QUANTO DEVE ESSERE IL CAP?
In base ai valori calcolati e valutati precedentemente sullo spread, questo deve avere un'applicazione lievemente superiore allo spread di un mutuo con regime di tasso variabile tradizionale, ovvero una percentuale superiore allo 0,30% - 0,50%. Ciò significa che un valore Cap che supera il 6,00% difficilmente risulta conveniente.
Il mutuo a tasso variabile con CAP: A CHI RIVOLGERSI?
Qui si seguito si propone una tabella in cui si offrono le informazioni e i link utili degli Istituti bancari che offrono la tipologia di mutuo a tasso variabile con Cap, in modo da poter scegliere l'Istituto di credito e le condizioni che meglio si adattano alle proprie esigenze:
ISTITUTI BANCARI CON MUTUI A TASSO VARIABILE CON CAP | LINK E INFORMAZIONI |
---|---|
UBI BANCA |
|
NEL CASO DI TASSO DI INTERESSE SUPERIORE AL CAP, LA DIFFERENZA E' A CARICO DELL'ISTITUTO BANCARIO. | |
PER I PRIMI 10 ANNI FINO AL 3% + SPREAD | |
IW BANK | FLESSIBILITA' NELLA RATA |
BNL |
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INTESA SAN PAOLO |
|
BANCA MARCHE | FINO AL 5% |
BANCA CARIM | FINO AL 5,07% |
BANCA POPOLARE DI MILANO - BPM |
|
Il mutuo a tasso variabile con CAP: IL VIDEO INFORMATIVO
Per comprendere meglio e ricapitolare, si consiglia di visionare il video seguente in cui si spiegano in breve le caratteristiche principali del mutuo a tasso variabile con Cap, come valutare la convenienza della soglia massima dell'importo rata e come calcolare la somma massima che è possibile corrispondere in base alla propria retribuzione mensile. E' anche importante tener presente che anche gli Istituti bancari devono tutelarsi dall'applicazione di un tasso di interesse troppo basso, e per questo nel contratto del mutuo è molto spesso presente il floor - la soglia minima entro il quale NON può scendere il tasso di interesse applicato alla rata: (TROPPO SEMPLICE ALTRIMENTI!):
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