Mutuo: cos'è e cosa determina lo Spread
Chi si approssima a preparare una richiesta di mutuo inerente l'acquisto della propria abitazione da presentare presso il proprio istituto di credito, dovrà fare molta attenzione a non sottovalutare alcuni parametri fondamentali di cui tenere conto al fine del più possibile rientro dei costi.
Fra questi non bisogna mai dimenticare e anzi, è fondamentale ai fini del più possibile risparmio, di tenere d'occhio il tanto famigerato Spread.
Ma che cos'è lo Spread e come funziona quando correlato a un mutuo? Scopriamolo insieme.
Spread: Cos'è
Con il termine Spread si vuole indicare il valore rappresentativo del margine di guadagno che un istituto di credito ottiene dalla concessione di un mutuo.
Lo Spread rappresenta dunque il ricarico che la banca decide di applicare al tasso di interesse e che compensa e determina all'istituto:
- Il rischio
- Il guadagno
- Le spese di gestione
- L'istituzione della pratica
Lo Spread rappresenta insomma l'effettivo ricavo dell'Istituto di credito secondo un principio tipicamente commerciale inerente un tasso di scambio interbancario del denaro ricaricato di un margine di guadagno.
La quotazione giornaliera del denaro viene definita Euribor, valore rapresentativo del tasso a cui la banca può acquistare o vendere valuta.
La collocazione del denaro mediante un finanziamento al cliente, ai fini del guadagno dovrà avvenire ad un tasso maggiore che consetirà la compensazione delle spese di gestione della struttura creditizia, dei rischi e del guadagno.
Spread: Qual è il suo valore?
Il valore dello Spread oscilla mediamente tra lo 0,5% e il 3%.
Quando le operazioni sono a rischio, si verrà a contatto con valori più alti, quindi fino al 3%. In casi invece di mutuo ad esempio con garanzia di ipoteca quindi molto solida, rischi di insoluto minimi comporteranno uno Spread di valore inferiore e basso, a partire, in casi eccezionali, dallo 0,70 % ma in realtà mediamente intorno all'1,6%.
Spread e mutuo
Avvicinandosi alla scelta di un mutuo, sarà bene valutare l'incidenza dello Spread, che rappresenterà quindi il costo effettivo richiesto dall banca in aggiunta al tasso di interesse del finanziamento, fino a definire il costo fisso del mutuo.
La scelta di applicare uno spread alto o basso, dipende esclusivamente dalla volontà dell'Istituto di credito.
Minore sarà lo Spread, minori saranno gli interessi da restituire per cui sarà fondamentale orientare la propria preferenza nei confronti di un mutuo con uno Spread molto basso a partire dall'inizio.
Un mutuo a tasso variabile verrà rimborsato secondo la formula:
- Euribor + Spread
dove l'Euribor rappresenta la componente variabile del tasso mentre lo Spread quella fissa e invaribile per l'intera durata del mutuo.
Un mutuo a tasso fisso seguirà invece la formula:
- IRS durata mutuo + Spread
dove lo Spread rappresenta la quota aggiuntiva applicata al parametro di riferimento IRS inerente la durata del periodo per il calcolo del tasso una sola volta, all'atto della sottoscrizione del mutuo. Il saggio di interesse non potrà subire successivi aggiornamenti.
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