Come scegliere il fondo comune di investimento? Tutte le mosse e i segreti

Tutti i passi indispensabili per guidarvi lungo la scelta del fondo comune di investimento adatto al proprio caso. Un confronto tra due fondi comuni aiuterà il lettore interessato alla scelta.

Già in un altro articolo presente all'interno di questa guida si è trattato ampiamente l'argomento dei fondi comuni, tuttavia, in quella sede, si è preferito rimanere concentrati sulla definizione, invece, qui di seguito, si desidera fornire le linee guida in merito alla scelta appropriata del fondo comune di investimento.

Passo dopo passo si renderanno note le mosse vincenti che conducono l'ipotetico investitore a diventare un investitore di successo.

PRIMO PASSO: È INDISPENSABILE CONOSCERSI PRIMA DI INVESTIRE IN UN FONDO COMUNE

Talvolta si pensa che investire bene significa scegliere la migliore causa, in realtà, non sempre il meglio corrisponde al meglio per se stessi. In particolar modo, quando si decide di investire in un fondo comune, è indispensabile che si opti per quello che più si adatta alle esigenze di colui il quale investe.

Capire e scegliere bene il fondo comune di investimento, significa innanzitutto conoscere se stesso, individuando il proprio profilo di investimento, ovvero comprendere i seguenti e personalissimi parametri:

  • l'orizzonte temporale;
  • la propensione al rischio;
  • le aspettative di rendimento;
  • il rapporto di collaborazione con coloro i quali distribuiscono il prodotto.

SECONDO PASSO: È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCEGLIERE. CHE COSA VALUTARE PRIMA DELLA SCELTA?

Una volta compreso a fondo il proprio profilo da investitore, è arrivato il momento di scegliere non uno, bensì più fondi comuni: è raro, infatti, che un singolo prodotto possa soddisfare tutte le esigenze espresse dall'investitore.

Molte volte, l'insieme di più fondi comuni, con caratteristiche differenti, rappresentano il prodotto ideale che meglio di tutti risponde a tale scopo.

Anche in questo caso, prima di scegliere un fondo comune di investimento, è opportuno approfondire le conoscenze in merito, non solo confrontandoli tra di loro, ma anche effettuando le opportune ricerche, attenzionando i seguenti aspetti:

  • avere un colloquio con chi distribuisce il prodotto oggetto del fondo comune di investimento
  • leggere il prospetto informativo di ogni singolo fondo comune;
  • studiare attentamente i documenti contabili contenenti le informazioni riguardanti le differenze funzionali e qualitative del prodotto e la loro capacità di soddisfare le esigenze di investimento.

Inoltre, è importante che l'investitore non sopravvaluti mai le performance storiche di un prodotto, in quanto, nel momento della scelta è opportuno che egli valuti come miglior fondo non quello che ha reso di più, bensì quello che, a parità di rischio, in un determinato orizzonte temporale, è riuscito a conseguire il rendimento più elevato (o in alternativa il rischio minore a parità di rendimento).

Per scegliere consapevolmente il fondo comune sul quale investire, è importante considerare attentamente il passato ma solo in concomitanza con il rischio supportato dal fondo stesso.

Altro elemento importante da non sottovalutare sono i costi. Essi incidono sul rendimento complessivo dell'investimento, ma al contempo più fondi possono prospettare differenti formule di investimento: dunque analizzare bene questo aspetto consente di individuare l'investimento che meglio di tutti si adegua alle proprie esigenze.

TERZO PASSO: ACQUISTARE IL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO SCELTO

Una volta passati in rassegna tutti i fondi comuni di proprio interesse e analizzati gli aspetti influenti, è giunto il momento di acquistare il prodotto scelto.

Ancora una volta è il caso di non abbassare la guardia, ma analizzare per benino il prospetto informativo, all'interno del quale è possibile trovare tutte le indicazioni per la sottoscrizione; affinché l'operazione vada a buon fine, è indispensabile accertarsi che anche il soggetto collocatore segua perfettamente le regole indicate.

QUARTO PASSO: CHE COSA FARE DOPO L'INVESTIMENTO? SEGUIRLO È LA PAROLA D'ORDINE

Il momento in cui l'investitore sottoscrive il contratto, non coincide con la fine dei rapporti: l'investimento deve essere seguito.

L'investitore può contare su una mole di fonti di informazioni riguardanti i fondi comuni, derivanti da molteplici canali; in questo modo egli può monitorare consapevolmente il proprio investimento e cogliere, al contempo, altre scelte fruttifere.

Sui quotidiani e su internet vengono pubblicati giornalmente i valori della quota relativa all'ammontare e all'andamento dell'investimento, ovvero il flusso informativo e altri documenti contabili.

CHE COSA FARE IN CASO DI CONTROVERSIA?

È molto raro che possano verificarsi casi di controversia, tuttavia, è opportuno fornire anche questa indicazione, in modo tale che il lettore interessato sappia come comportarsi.

In caso di controversia, la prima cosa da fare è cercare un chiarimento, anche informale, con la SGR o il soggetto collocatore. Nel caso in cui tale rimedio risultasse fallimentare, allora sarà opportuno provvedere all'inoltro di un reclamo formale, al quale la controparte è tenuta a rispondere entro novanta giorni.

FOCUS: DUE FONDI COMUNI A CONFRONTO

Per valutare un fondo comune di investimento, i consulenti usano i seguenti parametri:

  • il rating Morningstar;
  • l'indice di Sharpe.

Il rating di Morningstar è una scala di misurazione del rendimento corretto per il rischio e i costi sostenuti da ogni fondo, calcolato all´interno di ciascuna categoria Morningstar. Il rating viene calcolato solo per i fondi che dispongono di dati su almeno 3 anni. Ordinati i fondi secondo la metodologia MRAR (Morningstar Risk Adjust Return), il primo 10% di fondi di una categoria riceve le cinque stelle, il successivo 22.5% quattro stelle, l´ulteriore 35% tre stelle, mentre al successivo 22.5% e all´ulteriore 10% vengono assegnate rispettivamente due e una stella. (Fonte morningstar.it)

L'indice di Sharpe è un indicatore di performance corretta per il rischio. Esso individua il maggiore (o minore) rendimento registrato dal fondo rispetto all'investimento privo di rischio, solitamente il Bot, (nella metodologia Morningstar si tratta dell´ Euribor a 1 mese), e lo rapporta al rischio sostenuto ed espresso dalla deviazione standard. Più è alto l'indice di Sharpe, migliore risulta la performance storica del fondo corretta per il rischio e quindi l'efficienza della gestione. In termini analitici l'indice di Sharpe è il seguente: (Rf-Rb)/Sigma dove Rf è il rendimento del fondo, Rb è il rendimento dell'investimento privo di rischio (Bot), e Sigma è la volatilità dei rendimenti. (Fonte morningstar.it)

In base alla valutazione dei due parametri, si propone la seguente tabella, per mezzo della quale è possibile confrontare due tipologie di fondo comune di investimento, con volatilità differenti.

ANNI FONDO A FONDO B
1 4,00% 4,00%
2 12,00% 20,00%
3 4,00% 4,00%
4 12,00% 20,00%
5 4,00% 4,00%
6 12,00% 20,00%
7 4,00% 4,00%
8 12,00% 20,00%
PERFORMANCE
MEDIA
8,00% 12,00%
DEVIAZIONE
STANDARD
4,30% 8,60%
TASSO RISK
FREE
3,00% 3,00%
INDICE SHARPE 1,17 1,05

Al lettore la scelta!

Articolo letto 702 volte

Dott.ssa Sara Tomasello
Richiedi subito un PRESTITO personalizzato

Sei un lavoratore Dipendente o un Pensionato?
Realizza facilmente i tuoi desideri.
PRESTITO fino a 60.000€, 100% ONLINE

RICHIEDI
PREVENTIVO