Crowdfunding: la diffusione in Italia, la crescita del 2013 e le previsioni per il 2014

Quale è stata la diffusione del fenomeno finanziario del crowdfunding in Italia? Un'analisi dettagliata per comprendere quale è stata la situazione delle piattaforme di crowdfunding durante il 2013 e quale quella durante il 2014. Le criticità e le prospettive per andare avanti: un focus per comprendere verso quali orizzonti è prospettato il crowdfunding all'interno del nostro Paese nel resto del mondo.

Già altri articoli presenti all'interno di questa guida hanno focalizzato l'attenzione sul fenomeno del crowdfunding, spiegandone le dinamiche, le origini e anche la lenta diffusione che ha coinvolto il nostro Paese. Quindi, sebbene il nostro territorio si sia abituato a questa innovativa forma di finanziamento in maniera graduale è anche vero che la sua espansione ha dato vita ad un fenomeno che può essere considerato a tutti gli effetti un caso made in Italy.
In maniera particolare, il 2013 è stato un anno che fornito un notevole impulso ad un proliferare di piattaforme di crowdfunding all'interno della nostra penisola.
Inoltre, numerosi sono stati i successi in merito agli investimenti online per le startup innovative, merito anche della rinata fiducia in queste forme di finanziamento, derivante da una regolamentazione ben precisa pubblicata dalla Consob.
È opportuno analizzare tale fenomeno dirompente e definirne le cause, ma anche le prospettive future che da esso si dipartono.

UNA BREVE PARENTESI SUL CROWDFUNDING

Pur non dilungandosi molto, è necessario rinfrescare la memoria, accennando a quello che è il crowdfunding, la funzionalità e le dinamiche che lo regolano, per gli approfondimenti in merito, invece, si rimanda ad un elenco di link a pie di pagina.
Il crowdfunding è un fenomeno creditizio online che usa gli investimenti della folla (anche minimi) per il finanziamento delle startup innovative. Mediante le piattaforme di crowdfunding, i progettisti possono rendere pubbliche le loro idee, le quali, presentate opportunamente, devono cercare di commuovere il pubblico dei potenziali finanziatori per riuscire a concretizzare i loro sogni in realtà.
Mentre in altre parti del mondo, come negli USA o in nord Europa il crowdfunding è un fenomeno finanziario oramai comune, in Italia per un po' di tempo tale strumento non è riuscito a decollare, facendo fatica tra mille dubbi e perplessità, soprattutto legati al movimento di capitale online.
Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione è totalmente mutata, merito anche della prima regolamentazione al mondo circa l'equity crowdfunding, pubblicata dalla Consob in territorio italiano.
È possibile affermare con fierezza che in Italia, la ruota degli investimenti online sta andando per il verso giusto dunque sarà il caso di attendere un altro po' di tempo per vedere il crowdfunding come uno degli strumenti finanziari più in voga.
Per avere maggiori informazioni in merito a questo fenomeno finanziario, si consiglia la consultazione del link del portale italiano di crowdfunding.
Qui è possibile prendere visione delle principali piattaforme di crowdfunding.

ANALISI DELLE PIATTAFORME DI CROWDFUNDING NEL 2013

Le piattaforme di crowdfunding operanti in Italia nel 2013 erano circa ventuno, con individuazione di altre in fase di lancio. Di queste, dodici appartenevano al modello reward-based, sette al modello donazioni, mentre in parità erano quelle appartenenti al modello equity-based e quelle al modello social lending. Per la precisione, al primo raggruppamento appartenevano le seguenti: Boomstarter, Com-Unity, Crowdfunding- Italia, De Revolution, Eppela, Kapipal, Produzioni dal basso, Starteed, Finanziami il tuo futuro, Kendoo, Cineama, Musicraiser, Palazzo Madama Torino, Community il Film, Un Indovino ci disse, Vice Versa; per il modello donazioni si riconoscono le seguenti: BuonaCausa, Found for Culture, Indono, Pubblico Bene, Retedeldono, ShinyNote, Terzo Valore; per il modello equity-based, le seguenti: SiamoSoci, We Are Starting; per i social lending: Prestiamoci, Smartika.
Una volta elencate le principali piattaforme di crowdfunding, operanti in Italia durante il 2013, è opportuno indicare quali sono stati i fatturati e i progetti realizzati, in modo tale da comprendere realmente quale sia stata l'entità della crescita per questo fenomeno.
Ad iniziare dai progetti. Al momento del loro lancio, e piattaforme hanno ricevuto complessivamente più di 30.000 progetti, ma in percentuale quest'ultimi si diversificano , in quanto oltre il 75% è stato supportato dalle piattaforme di social lending; da questo valore, tuttavia, c'è da dire che solamente il 28% ha avuto un buon esito.
Il valore complessivo dei progetti finanziati è stato pari a 13.000€ e anche in questo caso le piattaforme di social lending si sono classificate come le più cospicue, in quanto hanno raggiunto il 78%, contro il 15% dell'equity-based e il 7% dei reward-based e donation- based.
Al fine di fornire un quadro generale preciso circa la situazione dei progetti approvati e quelli che si sono conclusi ottimamente, si elencano qui di seguito i modelli di crowdfunding con i rispettivi risultati raggiunti.

  • Il modello reward-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 726.705€, per 1522 progetti pubblicati e approvati e 242 progetti finanziati con successo.
  • Il modello donazioni ha conseguito un valore totale di capitale pari a 245.000€, per 176 progetti pubblicati e approvati e 130 progetti finanziati con successo.
  • Il modello equity-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 2.000.000€, per 110 progetti pubblicati e approvati e 8 progetti finanziati con successo.
  • Il modello social lending ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 10.305.500€, per 5313 progetti pubblicati e approvati e 1855 progetti finanziati con successo.

Per rendere ancora più chiaro il concetto, qui di seguito si rende disponibile una tabella riassuntiva.

MODELLO TOTALE DONAZIONI PROGETTI PUBBLICATI PROGETTI FINANZIATI CON SUCCESSO
REWARD-BASED 726.705€ 1522 242
DONAZIONI 245.000€ 176 130
EQUITY-BASED 2.000.000€ 110 8
SOCIAL LENDING 10.305.500€ 5313 1855

Il mercato pubblico di riferimento era costituito prevalentemente da altre piattaforme di crowdfunding, operanti a livello nazionale (50%) e internazionale (30%), come anche banche e finanziarie (20%): tutte insieme costituivano i veri competitor delle piattaforme di crowdfunding.

QUALI SONO STATE LE PRINCIPALI CRITICITÀ DEL MERCATO DI CROWDFUNDING ITALIANO PRESENTI ANCORA NEL 2013?

Ancora nel 2013, nonostante il boom registrato per il fenomeno crowdfunding, il mercato italiano presentava numerose criticità, tra queste, gli operatori del settore individuavano le seguenti:

  • un quadro normativo non chiaro e restrittivo;
  • difficoltà riscontrata da parte dei progettisti di comprendere le dinamiche di crowdfunding, delle strategie;
  • diffidenza verso questa forma di strumento finanziario derivante da una latente mancanza di cultura al riguardo;
  • difficoltà riscontrata nella promozione e nella diffusone della conoscenza delle piattaforme di crowdfunding;
  • in ultimo, difficoltà di networking e di tecniche.

Come è noto, gli anni a venire, hanno portato riforme nel campo del crowdfunding, in modo tale da rendere più chiaro il discorso in merito, oltre che disciplinato e regolamentato da un'attenta revisione da parte della Consob.

IL 2014 E IL CROWDFUNDING: UNA NUOVA ANALISI DELLE PIATTAFORME

Attraverso il regolamento pubblicato dalla Consob, l'equity crowdfunding ha potuto avere la strada spianata e dare il via al proliferare di numerose piattaforme: Starsup è una di queste, forse la prima a percorrere tale sentiero, il primo sito Internet al mondo autorizzato da un'autorità a raccogliere capitali online dal pubblico.
Oggigiorno il crowdfunding è ben articolato e differenziato nelle varie sue forme, inoltre, sempre di più si assiste ad una democratizzazione della finanza che trasforma la folla del web in migliaia microazionisti; mediante il crowfunding, gli imprenditori possono coinvolgere la propria rete sociale per raccogliere i capitali necessari al raggiungimento degli obbiettivi finanziari e trasformare un semplice progetto in realtà.
Il crowdfunding funziona e si dirama attraverso la cosiddetta raccomandazione virale, in grado di contagiare sia i target più prevedibili sia quelli meno avvezzi al settore di appartenenza dello specifico progetto: dopotutto, il crowdfunding si fonda sull'obbiettivo di emozionare i possibili investitori mediante presentazioni commoventi e  coinvolgenti.
Nel 2014 il crowdfunding ha subito un'ulteriore accelerazione; da un'analisi dei siti di crowdfunding attivi in Italia entro maggio 2014 si evince che i progetti ricevuti durante la fase di lancio sono stati ben 48.357, di cui il 79% è rappresentato dai siti di lending-based, il 21% dai siti di reward e donation, mentre lo 0,3% delle nuove piattaforme di equità.
Del numero complessivo di progetti inoltrati, ben il 12809 sono giunti a buon fine; il panorama prospettato è il seguente:

  • il modello reward-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 1.045.500€, per 640 progetti pubblicati e approvati e più di 295 progetti finanziati con successo;
  • il modello donation-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 1.763.000€, per 1216 progetti pubblicati e approvati e più di 919 progetti finanziati con successo;
  • il modello lending-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 23.488.00€, per 7.588 progetti pubblicati e approvati e più di 2.906 progetti finanziati con successo;
  • il modello equity-based ha conseguito un valore totale di donazioni pari a 4.164.550€, per 4 progetti pubblicati e approvati e più di 624 progetti finanziati con successo.

Nuove sedi operative, nuove piattaforme hanno preso vita nel 2014, soprattutto nel nord Italia e maggiormente nelle grandi città.

2014: LA SITUAZIONE DEL CROWDFUNDING IN ITALIA E NEL MONDO

Molto è stato fatto e ancora tanto deve essere compiuto, tuttavia, anche il nostro Paese sta muovendo i giusti passi verso un futuro roseo per il crowdfunding. Paure, timori e rischi di investimento forse rimangono i principali ostacoli per la realizzazione di veri e propri finanziamenti online, tuttavia questo è solo un panorama iniziale: il punto della situazione con il seguente video.

Dott.ssa Sara Tomasello
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