Ben due miliardi caricati illegittimamente dalle banche sui prestiti

In base ad una indagine compiuta dal Movimento Consumatori, nel corso del 2014 le banche del nostro paese hanno lucrato interessi illegittimi ricorrendo di nuovo alla pratica dell'anatocismo, pur vietata dalla Legge di Stabilità, con un danno di due miliardi di euro per i consumatori.

Ben due miliardi di euro sarebbero stati caricati sui clienti delle banche per i prestiti nel corso del 2014, in base ad una denuncia avanzata dal Movimento Consumatori. La scoperta è stata fatta nel corso di una indagine condotta dall'associazione sul tema dell'anatocismo sui conti correnti bancari, che ha portato alla luce gli interessi sugli interessi calcolati dagli istituti bancari in relazione alle somme erogate sotto forma di prestito. 
L'anatocismo è tema di dibattito ormai da anni e ha spinto le associazioni dei consumatori ad una lunga serie di denunce che però sembra non abbiano ridotto a più miti consigli gli istituti creditizi, i quali continuano ad applicare interessi sugli interessi, pratica che va a sfociare sui conti correnti nell'addebito di interessi passivi sul capitale ove i clienti decidano di aprire un fido bancario o si trovino all'improvviso con il conto in rosso.
Va anche ricordato come la Legge di Stabilità 2014 avesse ribadito l'assoluto divieto di questa controversa pratica sugli interessi relativi a tutte le operazioni bancarie. Il testo di derivazione governativa, è andato in pratica a sostituire l'articolo 120 del testo unico bancario, una norma che, come ricordano le associazioni dei consumatori, tra il 1999 e il l 2013 ha permesso alle banche di lucrare in modo poi stabilito come illegale.

Le banche italiane continuano a praticare l'anatocismo

(Le banche italiane continuano a praticare l'anatocismo, come fa rilevare il Movimento Consumatori)

E' Alessandro Mostaccio, il segretario generale di Movimento Consumatori, a ricordare come dal report condotto dall'associazione emerga che tutte le banche messe sotto esame, oltre trenta, continuino invece in maniera imperterrita nel praticare l'anatocismo. Una indagine effettuata su tutti i principali gruppi italiani, su alcuni gruppi esteri che sono presenti sul territorio nazionale, sulle banche popolari, banche di credito cooperativo e banche legate al territorio.
Persistendo in questa attività ormai chiaramente illegale, le banche hanno così capitalizzato oltre due miliardi tramite l'addebito di interessi illegittimi. Comportamenti che hanno spinto i consumatori rappresentati dall'associazione ad indire azioni inibitorie collettive, contro Deutsche Bank, Ing e Bpm, con sede processuale il Tribunale di Milano, come ricorda Paolo Florio, legale del Movimento Consumatori e coordinatore dell'Osservatorio Credito & Risparmio. La richiesta che è alla base delle cause è ben precisa e chiede il blocco di ogni forma di capitalizzazione degli interessi riguardanti i contratti di conto corrente, ordinando allo stesso tempo agli istituti bancari coinvolti di informare in maniera adeguata la clientela in relazione alla possibilità di chiedere indietro gli interessi illegittimi caricati sui conti.

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Dott. Dario Marchetti
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