Banche: secondo Padoan le sofferenze frenano la crescita
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La questione delle sofferenze, ovvero dei crediti deteriorati che le banche hanno nella loro pancia, continua a caratterizzare la politica italiana. A riportare sotto l'obiettivo la questione è stato il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, secondo ilo quale le sofferenze del bilancio delle banche italiane sarebbero andate crescendo a partire dal 2008 soprattutto a seguito della grave recessione ancora in atto.
Una situazione molto preoccupante
Al momento, lo stock dei crediti deteriorati ammonterebbe a circa un quinto degli impieghi mentre le sofferenze lorde sarebbero pari al 9,8%. Questi dati, fanno molta paura all'esecutivo, in quanto il governo sarebbe consapevole degli effetti negativi comportati da una situazione di questo genere in relazione alla ventilata ripresa dell'economia. Timori del resto condivisi a livello internazionale, ove si guarda con molta attenzione a quanto sta succedendo nel Belpaese, considerato uno degli anelli deboli della costruzione unitaria.
(Il governo sembra intenzionato ad andare avanti con la Bad bank)
Le sofferenze rallentano la crescita
Le dichiarazioni di Padoan sono state rese nel corso di un Question time alla Camera dei Deputati. Il concetto è poi stato rafforzato dall'affermazione in base alla quale il governo proprio per affrontare il problema, starebbe pensando ad una strategia complessiva di tipo strutturale in grado di rafforzare il sistema bancario, come fatto con la riforma delle banche popolari.
Torna ad aleggiare l'ipotesi della Bad bank
Sempre Padoan ha poi confermato come all'interno della maggioranza si stia ragionando sull'ipotesi di un veicolo per le sofferenze bancarie, progetto attualmente allo studio del governo e che prevederebbe uno schema volontario riservato alle banche solventi. Proprio in questo, il sistema studiato dall'esecutivo differirebbe da provvedimenti introdotti in altri Paesi, i quali erano invece rivolti a sistemi bancari in dissesto. Eventualità che secondo il ministro dell'Economia non riguarderebbe l'Italia.
Il problema dell'Europa
Va però ricordato che il progetto ventilato, quello ormai noto con il termine di Bad bank, sta trovando resistenze proprio a livello continentale, in quanto si configurerebbe come un aiuto di Stato e come tale assolutamente vietato dalle normative europee.
A questa critica ha risposto lo stesso Padoan, affermando che l'interlocuzione con l'Unione va avanti. Inoltre, sarebbe allo studio una specifica metodologia tesa al preciso calcolo del prezzo a cui gli asset sarebbero acquisiti, con la cui adozione potrebbero essere minimizzati gli oneri a carico dello Stato. Una ammissione, quest'ultima, che sembra però confermare le critiche rivolte al progetto da parte delle istituzioni comunitarie.
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