Come risparmiare sul proprio conto corrente

Due indagini condotte da Bankitalia e Financial Conduct Autorithy, in Italia e Regno Unito, dimostrano come tenere il conto corrente a lungo nella stessa banca sia sbagliato, ma si può risparmiare in modo anche consistente adottando una serie di strategie nella gestione dello stesso.

Due recenti indagini, condotte rispettivamente in Gran Bretagna e Italia, fanno comprendere con grande evidenza come i costi di gestione di un conto corrente tendano ad aumentare in maniera esponenziale con la sua anzianità. Per quanto concerne il Regno Unito una recente ricerca condotta da Financial Conduct Authority (FCA) è andata a calcolare quanto costa ai risparmiatori del Regno Unito non trasportare il proprio conto corrente in istituti ove le condizioni sarebbero più favorevoli. In base alla stima effettuata, ammonterebbero a ben 1,6 miliardi di sterline le somme che gli stessi correntisti potrebbero spuntare ove decidessero di migrare verso lidi più accoglienti. In pratica, ogni correntista del Regno Unito votato al conservatorismo rinuncia ogni anno ad una sessantina di sterline in più di interessi su depositi medi di 5.900. Un vero e proprio regalo per il sistema bancario inglese.
Non meno chiaro il risultato che può essere desunto dalla recente indagine effettuata da Bankitalia sui conti correnti del nostro Paese. un report dal quale si evince con sufficiente chiarezza come i conti aperti da almeno dieci anni vengano a costare in media 96,4 euro, quasi 15 euro in più rispetto alla media. Un dato che però stride enormemente con quello derivante dall'analisi sui conti aperti da uno o due anni, i quali comportano una spesa che ammonta rispettivamente a 55,9 e 64,3 euro. Una differenza estremamente vistosa, che è il risultato in particolare della somma alle spese fisse, che vanno a incidere per l'80% del totale.
I risultati della ricerca condotta da Banca d'Italia sono stati pubblicati su Plus 24 del Sole 24 Ore, e mostrano sostanzialmente due cose:
1) un comportamento di cieca e fideistica fedeltà alla banca non può che riflettersi sui costi, i quali vengono accettati passivamente, un comportamento che invece di essere premiato, comporta una penalizzazione da parte dell'istituto bancario;
2) i costi del banking online sono molto ridotti rispetto ai servizi allo sportello, nonostante il processo avvenga in entrambi i casi tramite l'utilizzo della rete.

La gestione del conto su Internet può far risparmiare
(La gestione del conto su Internet può far risparmiare)

Per chi non vuole ricorrere alla recente introduzione della portabilità del conto corrente, varata in occasione dell'ultimo Consiglio dei Ministri, il quale dovrebbe comunque avere l'effetto di spingere le banche ad una maggiore concorrenza a vantaggio dell'utenza, esistono comunque alcuni modi per poter risparmiare sui costi di gestione del proprio conto corrente. Ad esempio si può ricorrere all'utilizzo del bancomat per i prelievi, escludendo in tal senso la carta di credito, oppure optare per l'estratto conto online. Anche le operazioni tramite Internet possono aiutare non poco a comprimere i costi, in particolare i bonifici, a patto di evitare lo sportello: in molti casi sono gratuiti, mentre in caso di pagamento il costo si aggira intorno ad un euro a operazione. Ove si decida invece di ricorrere allo sportello, il costo si eleva in maniera rilevante, toccando ad esempio i 5,50 euro di Conto Italiano Online di Monte dei Paschi di Siena. 
Altro accorgimento che occorre adottare è l'utilizzo solo degli ATM della propria banca, che solitamente sono gratuiti. Ove invece si usino quelli di altri istituti bancari, si va incontro alle commissioni da essi previste, solitamente intorno ai due euro. 
Ancora più importante, poi, è evitare di andare in rosso sul conto. In particolare occorre fare attenzione, soprattutto quando si ha un fido, a non sforare per somme superiori ai 500 euro o inferiori, ma per periodi superiori ai sette giorni e a non sconfinare ove non si abbia un affidamento. In entrambi i casi infatti, può scattare la Commissione d'Istruttoria Veloce (CIV), la quale può arrivare a costare addirittura oltre 50 euro al giorno. Ove si rientri per poi andare nuovamente in rosso non autorizzato, la CIV va pagata di nuovo. Generalmente esiste un tetto in questo caso, che per Ubi ammonta a 160 euro a trimestre e per Unicredit a 500. Cifre che fanno capire immediatamente come sia meglio non incorrere nel rosso.

    Articolo letto 274 volte

    Dott. Dario Marchetti
    Richiedi subito un PRESTITO personalizzato

    Sei un lavoratore Dipendente o un Pensionato?
    Realizza facilmente i tuoi desideri.
    PRESTITO fino a 60.000€, 100% ONLINE

    RICHIEDI
    PREVENTIVO