Il prestito della Speranza della Caritas: un sostegno finanziario per le famiglie in difficoltà economica e sociale
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Il Prestito della Speranza è un sostegno finanziario per le famiglie che si trovano in gravi difficoltà finanziarie e sociali o a rischio di emarginazione; un aiuto che incentiva il miglioramento del loro stato ma ciò non significa solo donare denaro, significa regalare la possibilità di ricreare una situazione familiare stabile, sanare i debiti contratti e cominciare da capo una nuova vita, nell'ottica della risoluzione corretta della propria situazione economica.
Il prestito della Speranza è promosso dalla Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, che ha costituito un Fondo Nazionale Straordinario di Garanzia per le famiglie, con la collaborazione dell'Associazione Bancaria italiana (ABI) mentre l'Ufficio della Caritas diocesana, istituito dal vescovo, è incaricato di gestire a livello locale le richieste e le erogazioni di prestito a sostegno delle famiglie in difficoltà. L'Associazione Bancaria Italiana ABI non eroga direttamente il capitale richiesto, ma costituisce un credito a garanzia degli interventi effettuati ad opera di altri Istituti di credito aderenti all'iniziativa del Prestito Speranza.
Ideato per far fronte alla drammatica situazione economica e sociale che investe il territorio italiano, la Conferenza Episcopale Italiana con il Fondo Nazionale Straordinario di Garanzia si propone l'obiettivo primo di avviare un'iniziativa atta alla risoluzione di questo grande divario economico e sociale che affligge da tempo il nostro paese e che si acutizza giornalmente. I dati statistici della Caritas parlano di circa 20.000-30.000 famiglie italiane che si ritrovano in questa situazione di totale crisi sociale e economica.
Il Prestito della Speranza: REQUISITI
Per ottenere il Prestito della Speranza sono necessarie delle condizioni di oggettivo svantaggio che riguardano non solo la condizione economica ma sopratutto quella sociale. Hanno il diritto di accedere a questa tipologia di credito le famiglie con almeno 3 figli in età scolare (comprendendo anche l'università) che si trovano gravate da membri in stato di disabilità o con unico membro del nucleo familiare in grado di portare il sostentamento economico:
- stato di disoccupazione a lungo termine;
- lavoro precario o irregolare;
- famiglie senza figli ma con stato di disoccupazione o lavoro precario.
E' l'Ufficio diocesano della Caritas a verificare i requisiti del soggettivo richiedente effettuando uno studio di valutazione e successiva approvazione del merito personale e sociale. In linea generale, la risposta di accettazione o rifiuto del finanziamento avviene entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda e valutazione della pratica: le domande ritenute idonee al prestito sono inviate direttamente al sistema bancario per l'erogazione del capitale, accompagnate dalla valutazione dello stesso ufficio diocesano della Caritas.
La valutazione dei requisiti personali e sociali di ogni richiedente è a esclusiva discrezione dell'Ufficio diocesano, mentre compito dell'Associazione Bancaria italiana ABI è quello di studio-valutazione e approvazione del merito creditizio e della possibilità di regolare risoluzione/restituzione del capitale erogato; a opera anche di controllo e garanzia degli altri Istituti di credito che erogano il capitale richiesto. Per ricapitolare osserva anche la tabella seguente:
PRESTITO DELLA SPERANZA | REQUISITI ECONOMICI | REQUISITI SOCIALI |
---|---|---|
DIFFICOLTA' ECONOMICA CON DEBITI DA SALDARE |
DISOCCUPAZIONE A LUNGO TERMINE |
FAMIGLIE CON ALMENO 3 FIGLI IN ETA' SCOLARE |
DIFFICOLTA' SOCIALE |
LAVORO PRECARIO O IRREGOLARE |
FAMIGLIE GRAVATE DA MEMBRI CON DISABILITA' FISICA O MENTALE |
Il Prestito della Speranza: TIPOLOGIE DI CREDITO
Il Prestito della Speranza ammette alla garanzia del Fondo due differenti tipologie di finanziamento per poter soddisfare ogni esigenza e difficoltà economica delle famiglie in oggetto del prestito:
- il Credito sociale, che eroga un capitale massimo di 6.000 euro;
- il prestito per l'avvio di attività artigianali/imprenditoriali che eroga un capitale massimo di 25.000 euro.
In questo modo il Prestito della Speranza non è riservato, come molti hanno voluto vedere, al coprire o pagare i debiti di persone che hanno stipulato dei contratti senza valutare realmente la possibilità di restituire i capitali richiesti, ma offre la possibilità di dare un nuovo avvio all'economia, mettendo in gioco la forza lavoro, la voglia di lavorare senza dover chiedere la carità a soggetti finanziari differenti.
Il Prestito della Speranza della Caritas si offre come una risposta alternativa alla richiesta di finanziamenti alle grandi agenzie bancarie che non concedono un prestito a coloro che si trovano in gravi difficoltà finanziarie costituendo la soluzione all'avvio del microcredito all'impresa. Quest'ultima analisi è di particolare importanza non solo per la regolare restituzione del debito/capitale ma sopratutto per non inserire le famiglie beneficiarie in una ulteriore situazione di debito economico.
Il Prestito della Speranza: MODALITA' DI EROGAZIONE DEL CAPITALE
Nel Prestito della Speranza l'erogazione del capitale avviene in base a una modalità differente rispetto al prestito personale tradizionale. Il capitale non viene erogato in un'unica soluzione ma in rate mensili di 500 euro per un anno (12 mesi). Questa modalità di erogazione del finanziamento è valida per la tipologia di prestito con il Credito Sociale che prevede un capitale massimo di 6.000 euro.
Il capitale erogato pari a 500 euro mensili per 12 mesi è utilizzato per avviare un percorso preventivamente concordato che ha il fine ultimo del reimpiego o dell'avvio dell'autoimprenditorialità, favorendo l'indipendenza del soggetto richiedente che grazie a questo finanziamento può intraprendere un'attività lavorativa senza dover chiedere prestiti o finanziamenti ad ulteriori Istituti bancario, ai quali non avrebbe accesso. Per ricapitolare, osserva anche la seguente tabella:
PRESTITO DELLA SPERANZA | CAPITALE MASSIMO EROGABILE | RATA MENSILE | DURATA EROGAZIONE CAPITALE |
---|---|---|---|
CREDITO SOCIALE | 6.000 EURO | 500 EURO | 12 MESI |
CREDITO PER IMPRENDITORIA | 25.000 EURO | MENSILE | 60 MESI |
Il Prestito della Speranza: RATE E RIMBORSO CAPITALE
Sia chiaro. Non fatevi ingannare dal nome. Il Prestito della Speranza viene sì, in aiuto delle famiglie in difficoltà economiche e sociali, ma ciò non significa che si regali del denaro. La particolare forma di finanziamento prevede un piano di ammortamento, in base al seguente schema:
- inizio pagamento dopo 12 mesi dal ricevimento del capitale;
- durata del contratto/piano di ammortamento pari a un massimo di 5 anni.
Il Prestito della Speranza è costituito per il 75% dal finanziamento sul credito sociale e il 50% dal finanziamento sul microcredito di impresa. Il soggetto richiedente il Prestito della Speranza si impegna alla restituzione del capitale erogato in un tempo e piano di ammortamento non superiore ai 5 anni con tasso agevolato che non può essere superiore al 4%. Il vantaggio del Prestito della Speranza è quello per cui al termine del contratto, con la restituzione del capitale erogato, non si è solo salvata la propria situazione economica e familiare ma soprattutto quella sociale, permettendo alle numerose famiglie in difficoltà di riniziare una vita dignitosa.
PRESTITO DELLA SPERANZA | CAPITALE MASSIMO EROGABILE | DURATA CONTRATTO | RIMBORSO RATE |
---|---|---|---|
CREDITO SOCIALE | 6.000 EURO | 5 ANNI |
DOPO 12 MESI DALL'EROGAZIONE DEL CAPITALE CON TAEG NON SUPERIORE AL 4% |
CREDITO PER IMPRENDITORIA | 25.000 EURO | 5 ANNI |
PIANO DI AMMORTAMENTO DI 5 ANNI CON TAEG NON SUPERIORE AL 4% |
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