Come scegliere il miglior prestito personale nel 2016? Tutti i consigli
Indice dei contenuti
- Prima di iniziare: una panoramica sul prestito personale
- Primo consiglio: quando è assolutamente necessario richiedere un prestito?
- Secondo consiglio: prima di scegliere è importante conoscere quali sono i criteri di valutazione adottati per l'erogazione di un prestito nel 2016
- Terzo consiglio: occhio alle condizioni economiche
- In definitiva: quali sono tutti i consigli per scegliere il miglior prestito personale nel 2016?
I prestiti personali rappresentano le tipologie di credito più richieste per poter affrontare le spese familiari. Il funzionamento di tali forme creditizie è molto semplice; gli attori coinvolti sono tre, come accade anche per gli atri prestiti tradizionali: un creditore eroga una somma di denaro e il debitore finalizza la stessa per la realizzazione di una serie di operazioni di spesa; inoltre, il debitore, in base alle condizioni determinate dal contratto, si impegna a restituire il capitale preso in prestito, maggiorato delle quote interessi, come previsto da un piano di ammortamento rateale.
Tuttavia, prima di giungere all'erogazione del prestito, il debitore deve effettuare un'attenta analisi del mercato e scegliere il prodotto che più di tutti soddisfi le proprie richieste.
Per fare ciò, è necessario conoscere tutte le caratteristiche e anche gli aspetti relativi ad ogni prestito personale, dunque è opportuno paragonare più prodotti, in modo tale da poter scegliere il migliore. Nonostante sul web ci siano molti strumenti atti a tale funzione, è importante che il cliente conosca per bene tutto ciò che deve essere attenzionato al fine di scegliere con attenzione. Ecco perciò che qui di seguito si forniscono molti consigli per individuare il prestito personale che fa al caso vostro nel 2016.
PRIMA DI INIZIARE: UNA PANORAMICA SUL PRESTITO PERSONALE
Un prestito personale è disciplinato da un contratto sottoscritto da entrambe le parti coinvolte, ovvero la banca e il debitore. Quest'ultimo si rivolge al creditore per ottenere tutte le informazioni per poter scegliere il finanziamento giusto; il creditore, dal canto suo, richiede tutti i dettagli utili al cliente per effettuare una corretta analisi sul suo merito creditizio, in pratica per comprendere se il debitore sarà o meno in grado di restituire i soldi ottenuti in prestito.
Proprio per tale motivo, il creditore richiede al cliente di presentare i seguenti documenti:
- documenti di identità che serviranno per identificare la persona che richiede il finanziamento;
- documenti reddituali necessari per identificare il rapporto di lavoro del debitore, il suo reddito mensile netto, eventuali trattenute e tutto ciò che riguarda la situazione creditizia del cliente;
- documenti di spesa che non sempre sono richiesti.
Una volta che il creditore ha ottenuto la copia dei documenti richiesti, avvia la pratica istruttoria la quale prevede anche il coinvolgimento di altre fonti informative, quali ad esempio la Centrale Rischi; se al termine di tale procedura si ha una delibera positiva, il denaro viene erogato, in caso contrario si ha il rifiuto a procedere con l'erogazione.
Esiste anche il caso in cui è possibile che la banca maturi una delibera intermedia, ovvero quando ad esempio la stessa ritiene utile acquisire altri documenti, come ad esempio la fideiussione di un garante.
Nel caso in cui la banca comunichi la propria disponibilità ad erogare il prestito, si fissa un appuntamento con il debitore al fine di siglare il contratto di finanziamento.
Il debitore ha il diritto di avere anticipatamente una copia del contratto così da permettergli di verificare le condizioni economiche applicate (facendo particolare attenzione al tasso di interesse, alle commissioni di istruttoria e alle altre spese previste) e le altre caratteristiche, quali la durata e la periodicità delle rate.
Il video seguente consente di fare maggiore chiarezza sulle condizioni e sulle caratteristiche proprie del prestito personale.
A differenza dei prestiti finalizzati, per i quali è il venditore dei prodotti a ricevere direttamente la somma dall'istituto finanziario con il quale è convenzionato, i prestiti personali consentono una certa libertà al cliente, in quanto egli può scegliere senza alcun vincolo quale sia la finalità al quale destinare la somma di denaro.
PRIMO CONSIGLIO: QUANDO È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO RICHIEDERE UN PRESTITO?
È veramente necessario che io richieda un prestito? Questa è una delle domande fondamentali da porsi prima di rivolgersi ad una finanziaria per ottenere un prestito. Indebitarsi comporta una condizione sfavorevole che è bene evitare nel caso in cui non si è obbligati ad affrontare per necessità impellenti.
Il video seguente consente di fare il punto della situazione su molti dubbi e domande che è bene avere e farsi prima di decidere di sottoscrivere un prestito.
SECONDO CONSIGLIO: PRIMA DI SCEGLIERE È IMPORTANTE CONOSCERE QUALI SONO I CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI PER L'EROGAZIONE DI UN PRESTITO NEL 2016
Prima di scegliere un prestito personale nel 2016, è opportuno far luce su alcune dei criteri di valutazione che vengono tenuti in considerazione dalle banche prima di erogare un finanziamento.
In generale, per poter accedere ad un prestito personale non è necessario presentare garanzie reali, quali ad esempio il diritto di pegno o l'ipoteca sui beni di proprietà, tuttavia in alcuni casi può essere richiesta la firma di un fideiussore, come garante del rimborso.
Però, esistono dei criteri di valutazione che vengono adottati per poter accedere al prestito personale, ovvero i seguenti:
- innanzitutto le politiche di rischio che ogni istituto di credito applica nella valutazione delle richieste, basandosi sull'analisi di dati statistici; tale pratica prende il nome di credit scoring;
- inoltre, l'accettazione delle richieste di prestito viene determinata sulla base della valutazione del livello di reddito del richiedente che è dato dal rapporto tra il reddito mensile e l'eventuale rata di rimborso;
- altro criterio importante è l'affidabilità creditizia del richiedente, per mezzo della quale l'istituto di credito stima il livello di rischio connesso a ciascuna richiesta, anche sulla base dei rapporti di credito forniti dalle Centrali Rischi; nel caso in cui la storia creditizia del cliente presentasse alcune pecche, come ad esempio continui ritardi nei rimborsi dei precedenti finanziamenti o insoluti, la probabilità di accettazione della richiesta di prestito si abbasserebbe drasticamente;
- in ultimo, possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o comunque una posizione lavorativa sicura rappresenta un buon punto di partenza per fa sì che la richiesta venga accolta; dunque, l'attività lavorativa del cliente è uno dei lasciapassare più gettonati dalle banche per l'erogazione del prestito, infatti, possedere un contratto a tempo determinato o di lavoro occasionale, sebbene non precluda il buon esito della richiesta, rischia però di essere valutato più rischioso dall'Istituto.
TERZO CONSIGLIO: OCCHIO ALLE CONDIZIONI ECONOMICHE
Oltre ai criteri di valutazione adottati dalla banca per la delibera della richiesta di finanziamento, è importante che il cliente conosca le condizioni economiche e le voci inerenti per poter districarsi tra il contratto o il prospetto del prestito.
Gli elementi principali sono essenzialmente due, ovvero i seguenti:
- il TAN ossia il tasso di interesse su base annua, applicato al capitale finanziato e utilizzato per calcolare la quota di interesse da corrispondere all'Istituto di credito, partendo dalla somma richiesta e dalla durata del prestito e sommata alla quota di capitale; il tutto andrà a determinare la rata di rimborso;
- il TAEG calcolato anch'esso su base annua; esso consente di calcolare il costo complessivo del finanziamento, comprendendo eventuali oneri accessori, quali spese di istruttoria e spese assicurative.
Nella valutazione dei prestiti personali è consigliabile attenzionare particolarmente il TAEG, soprattutto come parametro di confronto tra più proposte di finanziamento con caratteristiche simili, quali importo, durata e altri costi.
È importante ricordare che il TAEG si riduce solo se, mantenendo l'ammontare finanziario invariato, si aumenta la durata del prestito, oppure se si incrementa l'importo del prestito ma non la durata del rimborso.
IN DEFINITIVA: QUALI SONO TUTTI I CONSIGLI PER SCEGLIERE IL MIGLIOR PRESTITO PERSONALE NEL 2016?
Si invitato i lettori a prestare la massima attenzione alle seguenti indicazioni, prima di scegliere un prestito personale.
- Per prima cosa, si consiglia di confrontare molte offerte e nonlimitarsi ad ascoltare unicamente quella della banca in cui si ha il conto corrente: è conveniente mettere a confronto diversi prodotti.
- È opportuno informarsi sul tasso d'interesse applicato dalla propria banca per i prodotti creditizi: alcuni istituti di credito riservano tassi agevolati per i propri clienti.
- È buona cosa informarsi anticipatamente sul valore del TAEG.
- Bisogna prestare la massima attenzione durante la lettura delle condizioni per la concessione del finanziamento: in alcuni casi, ad esempio, è prevista l'apertura di un conto corrente poco conveniente, oppure l'acquisto di una polizza assicurativa.
- Tenere in considerazione le assicurazioni legate al prestito e le spese di istruttoria: in genere esse sono facoltative, ma nel caso in cui fossero obbligatorie il loro costo deve essere calcolato nel valore del TAEG.
- In ultimo, la rata mensile non deve oltrepassare mai il 30% del reddito mensile: in caso contrario il rischio di insolvenza sarà troppo alto.
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