Con Smart&Start incentivi a startup estesi a tutto il territorio nazionale
Lanciato poco più di un anno fa, Smart&Start, il programma di incentivi per le imprese del Mezzogiorno che puntano sull'innovazione e sull'uso delle tecnologie digitali, sarà ora esteso alle startup innovative presenti su tutto il territorio nazionale. Siamo ormai entrati nel periodo che precede la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto varato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il quale allargherà il raggio di azione di questo strumento e fornirà altre novità di estremo rilievo.
Sino a questo momento, il piano ha esaminato più di 1.100 business plan presentati, finanziandone 353, per oltre 63 milioni di investimenti attivati Proprio in considerazione del successo incontrato, il nuovo Smart&Start sarà dedicato alle startup innovative iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese della Camera di Commercio lungo tutta la penisola e andrà a finanziare progetti di impresa tali da prevedere spese per investimenti e gestione compresi nella forbice tra 100.000 e 1,5 milioni di euro. Il nuovo strumento ideato potrà disporre su una dotazione intorno ai 200 milioni di euro. Considerato il momento non proprio positivo nella raccolta di finanziamenti privati a favore delle startup, la cifra iniziale potrebbe però rivelarsi insufficiente e quindi necessitare di integrazioni nell'immediato futuro.
(Arriva la seconda edizione di Smart&Start, programma di finanziamenti per le imprese innovative)
Per poter accedere al fondo predisposto all'uopo, i progetti di impresa dovranno naturalmente essere caratterizzati da un forte contenuto tecnologico e innovativo, mirando in particolare allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell'economia digitale oppure a valorizzare i risultati della ricerca, pubblica e privata. Le agevolazioni previste all'interno del piano prevedono un finanziamento a tasso zero il quale può andare a coprire sino ad un massimo del 70% del costo del progetto, che può arrivare all'80% ove la startup sia costituita interamente da giovani sotto i 35 ani di età o da sole donne. L'elevazione del massimale è prevista anche nel caso il progetto preveda l'impiego di un ricercatore italiano impegnato stabilmente all'estero da almeno tre anni. Una eventualità tesa con tutta evidenza a porre riparo alla fuga di cervelli che ha purtroppo caratterizzato il nostro paese negli ultimi anni.
Va inoltre ricordato come le startup operanti nel Mezzogiorno (ad eccezione quindi delle isole) e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano saranno tenute a restituire solo l'80% del prestito ricevuto, godendo della ulteriore agevolazione di una componente a fondo perduto. Una volta che il decreto sarà stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà necessario attendere che il Ministero pubblichi la circolare esplicativa, nella quale saranno contenuti i dettagli relativi alle modalità di accesso ai finanziamenti, oltre alla data prevista per l'apertura dello sportello, che potrebbe comunque avvenire entro la metà di dicembre.
Con questo provvedimento, l'Italia si conferma uno dei paesi più favorevoli in assoluto alle startup, per le quali è stato approntato un programma molto esteso di aiuti e agevolazioni nel corso degli ultimi anni che dovrebbe peraltro proseguire nell'immediato futuro.
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