L'Ue punta sul credito per incentivare l'efficienza energetica

Per centrare i propri obiettivi relativi all'efficienza energetica e aiutare la diffusione di macchinari e dispositivi tecnologicamente avanzati, l'Unione Europea conta anche sul credito, in particolare sui prestiti green e su quelli personali per l'acquisto di elettrodomestici.

L'efficienza energetica è ormai da tempo perseguita all'interno dell'Unione Europea come un valore irrinunciabile. Consumare meno e meglio può infatti aiutare il continente a raggiungere gli standard fissati per quanto riguarda la lotta contro i gas serra e, soprattutto, comprimere i costi legati all'energia slegando l'Europa dalla deleteria dipendenza da fonti energetiche poste in zone problematiche da un punto di vista geopolitico. La strategia europea prevede in particolare minori consumi, decisamente più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che finanziario.
Per aiutare il continente a respirare meglio, è però necessario spingere con forza sulla via dell'ammodernamento tecnologico, puntando sull'adozione di dispositivi più moderni ed efficienti, come ad esempio quelli per la climatizzazione dell'aria, oppure i forni, le cappe e i piani cottura, per i quali, dallo scorso 26 febbraio, sono mutati gli standard. I nuovi parametri in cui debbono rientrare, sono infatti disegnati proprio con l'obiettivo di ridurre l'impatto dei consumi sul portafoglio e sull'ambiente. Quelli che non sono in linea con i nuovi e più severi requisiti, dovranno essere messi al bando, come previsto dalla direttiva sull'ecodesign. In base alle stime elaborate dalla Commissione Europea, il passaggio dai vecchi ai nuovi impianti avrebbe un forte impatto sulle economie familiari, portando ad un risparmio annuo di 600 milioni di euro, 50 al mese. Che si accompagnerebbe alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, fondamentale per contrastare il riscaldamento globale temuto da tutti, ma mai effettivamente combattuto.

Il credito può aiutare non poco l'efficienza energetica

(Il credito può aiutare non poco la diffusione dell'efficienza energetica)

Si tratta naturalmente di una buona notizia anche per le case che producono questi dispositivi, anche se nella fase transitoria l'Unione Europea ha pensato bene di introdurre una clausola che consente di immettere sul mercato i modelli di vecchia generazione sino all'esaurimento delle scorte. Una clausola che ha evidentemente lo scopo di portare intanto alla sostituzione dei modelli più vecchi ed obsoleti, andando incontro alle esigenze delle imprese. Da parte loro i consumatori potranno scegliere tra i modelli a basso costo, che magari fanno risparmiare sul prezzo di vendita, ma non sulla bolletta, e quelli tecnologicamente avanzati, il cui benefico impatto sull'economia familiare, una volta ammortizzate le spese di acquisto, si fanno sentire nella maniera più notevole. In questa fascia di prodotti, i modelli saranno migliori non solo sotto l'aspetto dell'isolamento e per il design, ma anche più performanti.
Con la nuova normativa dell'Unione europea la bolletta energetica si abbasserà di 79 miliardi all'anno, entro il 2020 e a contribuire saranno chiamati anche gli scaldabagni e le caldaie, per i quali è attesa la nuova normativa entro settembre. Chi guarda a queste scadenze con terrore, magari in considerazione di una situazione finanziaria non proprio rosea, va ricordato che il soccorso può arrivare dal mercato creditizio, sempre pronto a fiutare l'affare e di conseguenza ad offrire prodotti ritagliati sulle esigenze dei consumatori. I prestiti green sono ormai una consuetudine, come ben sa chi ha già usufruito dei prestiti riservati ai nuovi infissi o per l'installazione di impianti fotovoltaici. Non vanno poi dimenticati i prestiti personali che vengono erogati per l'acquisto di elettrodomestici, una opzione presente ormai da tempo. Chi ha intenzione di ricorrere alla leva creditizia, può contare su finanziamenti che possono arrivare sino a 60mila euro, con piani di ammortamento che possono arrivare a dieci anni. Una possibilità che non va assolutamente trascurata.

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Dott. Dario Marchetti
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