Le 7 regole da seguire prima di richiedere un mutuo
Indice dei contenuti
Sembra essere finalmente arrivato il momento propizio per richiedere un mutuo; la considerevole diminuzione dei tassi di interesse, infatti, ha riacceso le speranze di tante famiglie che aspirano a richiedere un finanziamento a lungo termine, spinti anche da una rinnovata propensione da parte delle banche a concederli.
Tuttavia, prima di rivolgersi ad un istituto di credito per richiedere un mutuo ipotecario, è bene sapere come muoversi e cosa valutare attentamente per essere sicuri di ottenerlo.
La scelta del tasso, la capacità di restituzione, i costi da sopportare, la possibilità di rinegoziare il proprio finanziamento per ottenere condizioni migliori, costituiscono alcuni dei punti fondamentali da prendere in seria considerazione prima di procedere.
Quelle che seguono sono 7 regole importanti, a nostro avviso, da seguire per non rischiare di vedersi rifiutare la propria richiesta di mutuo:
Come valutare un offerta di mutuo
Attualmente, nei primi mesi del 2015, le proposte di mutuo pubblicizzate dalle banche sono effettivamente molto allettanti, i tassidi interesse applicati sono molto vantaggiosi, con i fissi che si attestano a poco più del 3% e quelli variabili anche al di sotto del 2%; questo, però, non vuol dire che esse siano disposte a concederli a chiunque ne faccia richiesta.
Solvibilità del cliente
Non è sufficiente dimostrare di avere un reddito per ottenere un mutuo, infatti, per riuscire ad accaparrarsi le migliori offerte disponibili sul mercato è necessario essere in possesso di:
- un reddito sicuro, meglio se proveniente da un lavoro a tempo indeterminato;
- l' importo del mutuo deve comportare il pagamento di una rata che non superi il 30% del reddito (al netto di altri eventuali debiti già in corso);
- il mutuo richiesto non deve eccedere l'80% del valore dell'immobile concesso in garanzia*;
- nessuna presenza di segnalazioni negative (ritardi di pagamento, protesti, etc.) nelle banche dati.
*minore è la percentuale di intervento, migliori saranno le condizioni applicate
Quali sono i documenti richiesti per un mutuo
Nel momento in cui si procede ad una richiesta di mutuo, è necessario produrre la documentazione indicata dall'istituto di credito, grazie alla quale esso potrà valutare la concessione dell'importo richiesto, vediamo quale:
- documenti anagrafici (patente o carta di identità) e codice fiscale
- certificati anagrafici relativi alla residenza, allo stato di famiglia ed allo stato civile
- redditi ( buste paga - cud - modello unico - cedolini pensione)
- estratti conto aggiornati
- documenti dell'immobile concesso in garanzia (atto di provenienza - visure e planimetrie catastali).
La banca, a sua discrezione, potrà richiedere ulteriori informazioni o documenti in base alla tipologia di mutuo (acquisto - surroga - consolidamento - etc.).
La scelta del tasso di interesse
La recente diminuizione dei tassi di interesse ha comportato un abbassamento anche degli indici di riferimento del tasso fisso e di quello variabile, rispettivamente l'eurirs e l'euribor, che servono a determinare il costo del mutuo.
La scelta di un prodotto a tasso variabile, dunque, comporta un notevole risparmio in termini di interesse, ma con il rischio che anche dopo un anno l'euribor possa salire, determinando il conseguente aumento della rata, cosa non possibile se si opta per il tasso fisso, seppur lievemente più alto.
I costi accessori del mutuo
Quando si sottoscrive una proposta di mutuo, particolare attenzione va prestata per i cosiddetti costi accessori, alcuni dei quali spesso non rientrano nel tasso effettivo applicato al mutuo (taeg), ma che comunque incidono con una certa rilevanza, come ad esempio l'apertura di un conto corrente presso la banca che eroga il finanziamento e che comporta il pagamento di una spesa mensile supplementare.
Come valutare le polizze abbinate ai mutui
E' bene chiarire che, attualmente, l'unica polizza assicurativa obbligatoria quando si stipula un mutuo è quella a copertura dell'immobile, per quanto concerne il rischio di perdita dello stesso a causa di scoppio od incendio.
Per quanto riguarda le altre coperture assicurative, in particolar modo quelle legate al rischio vita e disoccupazione, non si è assolutamente tenuti a sottoscriverle con la banca che eroga il mutuo, anche se tale scelta, spesso, comporta il rifiuto della richiesta dello stesso.
Come sostituire il mutuo senza spese
Grazie alla Legge Bersani, che prevede la portabilità del mutuo in corso presso un altro istituto di credito senza sostenere i costi accessori (istruttoria, assicurazione, spese notarili, etc.), è possibile beneficiare di un consistente risparmio sugli interessi, richiedendo un'operazione di surroga. Anche in questo caso, però, è bene valutare con attenzione le condizioni offerte dalla banca a cui ci si rivolge, a partire dal tasso di interesse (sia fisso che variabile) applicato.
Articolo letto 1.177 volte
Altri articoli che potrebbero interessarti
Richiedi subito un PRESTITO personalizzato | ||
---|---|---|
![]() | Sei un lavoratore Dipendente o un Pensionato? | RICHIEDI PREVENTIVO |