Prestiti a protestati ma senza cessione del quinto. Ecco le novità

Per gli insolventi o colpevoli di mancato rimborso di oltre tre rate del credito pattuito scatta la segnalazione da parte delle banche o delle società finanziarie alle Centrali di Rischio. Il finanziamento cambializzato e il prestito delega sono una strada percorribile.

Le persone che non riescono ad onorare un assegno o una cambiale alla data di scadenza o sono registrate come "cattivo pagatore" per giorni di ritardo nel pagamento di una rata di finanziamento sono bollati come soggetti poco affidabili sul fronte finanziario. Ciò vuol dire che ottenere un prestito presso un istituto di credito può essere realmente difficile. Il protesto rappresenta, infatti, l'effetto di un mancato pagamento entro i termini stabiliti. Parliamo di un vero e proprio atto pubblico, redatto da un notaio o anche da un pubblico ufficiale, che certifica che l'assegno o la cambiale non sono stati ancora saldati. Coloro che hanno subìto un protesto vengono iscritti dalla Camera di Commercio nel Registro Informativo dei Protesti, consultabile liberamente dal pubblico. Per gli insolventi o colpevoli di mancato rimborso di oltre tre rate del credito pattuito scatta la segnalazione da parte delle banche o delle società finanziarie alle Centrali di Rischio.

È in questi casi che l'accesso al credito può avvenire con l'eccezione dei prestiti con trattenuta in busta paga, come la Cessione del Quinto. Protestati  e cattivi pagatori possono ottenere un nuovo finanziamento se possiedono una busta paga e un lavoro a tempo indeterminato: l'importo massimo della rata di rimborso del prestito non può superare il valore di 1/5 (cioè il 20%) dello stipendio mensile netto continuativo, inoltre la durata massima consentita è di 120 mesi e la minima abitualmente non è inferiore ai 24 mesi.

Finanziamenti per cattivi pagatori

(Come accedere al credito se si è cattivi pagatori o protestati)

Ma chi non ha una busta paga o un lavoro fisso e rientra tra i protestati, come può comportarsi?

Ecco le varie possibilità:

  1. Prestito delega per cattivi pagatori: Un cattivo pagatore può richiedere nuovamente un prestito personale o un prestito online senza dover ricorrere alla cessione del quinto mediante il prestito delega. Come funziona? Se il richiedente lavora, può domandare al proprio datore di lavoro un anticipo corrispondente a una percentuale compresa tra il 20% e il 40% dello stipendio. Si tratta, dunque, di una forma di credito vantaggiosa in quanto la cessione del quinto presenta come limite della richiesta quello del 20% dello stipendio.
  2. Prestito cambializzato per cattivi pagatori: I prestiti cambializzati sono finanziamenti personali che possono essere richiesti anche per far fronte a piccole spese. Questi finanziamenti, detti anche fiduciari, presentano le cambiali come titoli esecutivi e quindi in caso di mancato pagamento, i beneficiari del credito sono soggetti a procedure che potrebbero concludersi con il pignoramento dei beni. Al confronto della Cessione del Quinto, il prestito cambializzato appare meno oneroso in termini di interessi e di commissioni di istruttoria. Inoltre, in caso di difficoltà, è presente una maggiore elasticità nel ridurre l'importo delle rate grazie al rinnovo delle cambiali da parte di chi eroga il finanziamento. Il prestito cambializzato permette l'erogazione di un capitale con la sola garanzia della firma della cambiale che permette a chi eroga il finanziamento di recuperare la somma elargita.
  3. Prestiti personali per cattivi pagatori senza cessione del quinto, la fidejussione: I cattivi pagatori possono ottenere un prestito, senza dover ricorrere alla cessione del quinto, se si affidano invece alla soluzione della fidejussione, una garanzia di tipo personale che vede la presenza di un terzo soggetto a supporto del richiedente. Il garante assicura in prima persona la regolarità del rimborso delle rate del prestito personale concesso al debitore principale. Qualora il richiedente non riuscisse, infatti, ad adempiere al rimborso, l'istituto di credito o la società finanziaria si rifaranno sul fidejussore, obbligato al saldo periodico del rimborso in caso di inadempienza del debitore principale.  La pena è infatti l'iscrizione per lo stesso garante nelle banche dati che segnalano i mancati pagamenti di una o più rate del finanziamento.
  4. Prestiti tra privati: Se non si vuole ricorrere alla Cessione del quinto, ma si avverte la necessità di richiedere un prestito per far fronte a spese urgenti e necessarie, è possibile anche ottenere un prestito tra privati. In questo caso il finanziamento verrà erogato direttamente da soggetti privati prestatori di denaro dietro un dato tasso di interesse. Parliamo di prestiti online, dove portali ad hoc permettono di mettere in contatto prestatori e richiedenti anche se protestati o cattivi pagatori. Negli ultimi tempi sono tante le piattaforme che consentono ai prestatori e ai richiedenti di godere di opzioni vantaggiose.

Se ci rivolgiamo a parenti ed amici stretti bisogna fare attenzione al fisco perché negli ultimi tempi i nuovi strumenti di accertamento, come il redditometro, non prevedono tali giri di denaro senza alcun tipo di giustificazione. Anche se si tratta di un prestito tra persone di fiducia e tra privati, il fisco potrebbe dunque creare problemi. Quando tracciamo un finanziamento tra amici e parenti, è sempre consigliato, dunque, farlo mediante un bonifico su un conto corrente bancario o postale oppure con un assegno. Gli esperti consigliano in realtà la redazione di una scrittura privata, documento che solitamente si stende soprattutto in favore della tutela di chi presta denaro.

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Dott.ssa Tiziana Casciaro
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